Il concordato preventivo biennale è uno strumento introdotto per migliorare la compliance fiscale delle partite IVA, in particolare per coloro che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA) e per i contribuenti in regime forfettario. Vediamo insieme i principali benefici e le criticità di questo strumento.
Benefici del Concordato Preventivo Biennale
- Prevedibilità Fiscale: Uno dei principali vantaggi è la possibilità di determinare in anticipo il reddito e le imposte dovute per un periodo di due anni. Questo consente una maggiore prevedibilità e pianificazione finanziaria per le imprese.
- Riduzione del Contenzioso: Accettando il concordato, si riduce il rischio di contenziosi con l’Agenzia delle Entrate, poiché le imposte vengono concordate preventivamente.
- Flat Tax Agevolata: Per i contribuenti che aderiscono al concordato, è prevista una flat tax ridotta e agevolata, che può rappresentare un notevole risparmio fiscale.
- Regolarizzazione Retroattiva: Il concordato permette anche di regolarizzare omissioni dichiarative per gli anni passati (dal 2018 al 2022) attraverso un condono, pagando una tassa forfettaria ridotta.
Criticità del Concordato Preventivo Biennale
- Rigidità del Piano: Una volta accettato il concordato, le condizioni fiscali sono fissate per due anni. Questo può rappresentare un problema in caso di variazioni significative del reddito o delle condizioni economiche dell’impresa.
- Esclusioni e Limitazioni: Non tutti i contribuenti possono accedere al concordato. Ad esempio, sono esclusi coloro che ottengono più del 40% dei loro redditi da attività esenti o escluse dalla base imponibile.
- Soglia di Debito Residuo: I contribuenti con debiti fiscali o contributivi superiori a 5.000 euro non possono accedere al concordato, a meno che tali debiti non siano rateizzati o sospesi.
La scadenza per aderire al CPB è fissata per il 31 ottobre 2024.