Sono oltre 27 milioni di euro gli investimenti destinati a Startup e Pmi Innovative, finora agevolati attraverso il nuovo incentivo del Ministero dello sviluppo economico avviato lo scorso 1° marzo 2021. Nel primo mese di operatività della misura sono state, infatti, ammesse circa 1.688 operazioni di investimento per le quali sono state concesse agevolazioni per oltre 13 milioni di euro.
La misura prevede la concessione di un credito d’imposta del 50% in favore delle persone fisiche che investono nel capitale di queste imprese, nei limiti delle soglie fissate dal regime de minimis. Gli investimenti presentati interessano prevalentemente imprese che operano nei settori dell’ICT, del manifatturiero e dei servizi di consulenza e ricerca e sviluppo.
Le domande per richiedere l’agevolazione potranno continuare ad essere presentate al Ministero, attraverso la piattaforma online.
L’incentivo, dunque, prevede una detrazione IRPEF del 50% destinata alle persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative o PMI innovative.
Ai fini della fruizione dell’incentivo e prima dell’effettuazione dell’investimento, il legale rappresentante della startup innovativa o della PMI innovativa è tenuto a presentare istanza sulla piattaforma informatica del MISE “Incentivi fiscali in regime «de minimis» per investimenti in start-up e PMI innovative”.
L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni e può essere effettuato direttamente, o per il tramite di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che investano prevalentemente in startup innovative o PMI innovative.
Per investimenti effettuati in startup innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 100 mila euro per ciascun periodo di imposta. Per investimenti effettuati in PMI innovative, l’investimento agevolabile ammonta ad un massimo di 300 mila euro per ciascun periodo di imposta (oltre tale limite, sulla parte eccedente l’investitore può detrarre il 30% in ciascun periodo d’imposta).
Ai sensi del Regolamento “de minimis”, la startup innovativa o la PMI innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in “de minimis” per più di 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari.