Ci sono tantissimi bonus che possono essere utilizzati nell’anno 2024. Tra quelli già confermati ci sono:
– Il bonus assunzioni ADI e SFL, che prevede un esonero contributivo totale o parziale per le assunzioni di percettori dell’Assegno di inclusione o del Supporto per la formazione e il lavoro.
– La carta della cultura e del merito, che sostituisce il bonus cultura per i neo diciottenni e si divide in due: una carta da 300 euro per l’acquisto di beni e servizi culturali e una carta da 200 euro per l’iscrizione a corsi di formazione o aggiornamento professionale.
– Il bonus rottamazione TV, che consiste in un contributo di 50 euro per l’acquisto di un televisore di nuova generazione in cambio della rottamazione di uno vecchio.
– Il bonus acquisto case green, che prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica o antisismiche, fino a un massimo di 50.000 euro.
– Il bonus assunzioni lavoratori autistici, che prevede un credito d’imposta del 35% dei costi sostenuti per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con disturbo dello spettro autistico, fino a un massimo di 15.000 euro annui per lavoratore.
– Il bonus casalinghe, che prevede un assegno mensile di 300 euro per le donne che non lavorano e non percepiscono alcuna forma di sostegno al reddito, a condizione che abbiano almeno 55 anni e un Isee inferiore a 8.000 euro.
– Il bonus assunzioni disabili under 35, che prevede un esonero contributivo totale per le assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori con disabilità grave o gravissima di età inferiore a 35 anni.
– Il bonus assunzioni NEET under 30, che prevede un esonero contributivo parziale per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra i 18 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione (NEET).
– Il bonus studenti universitari fuori sede, che prevede una detrazione del 19% delle spese sostenute per l’affitto di un alloggio situato nel comune in cui si trova l’università frequentata, fino a un massimo di 2.633 euro annui.
– L’assegno sociale, che prevede un sostegno economico mensile per le persone in condizioni di povertà e con requisiti di età, reddito e residenza.
Tra i bonus 2024 prorogati ci sono:
– Il superbonus, che prevede una detrazione fiscale del 70% delle spese sostenute per interventi di efficienza energetica e antisismica degli edifici, con alcune deroghe per i cantieri avviati entro il 2023.
– Il bonus mobili, che prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A o superiore, in abbinamento a un intervento di ristrutturazione, fino a un massimo di 5.000 euro.
– Il bonus barriere architettoniche, che prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, fino a un massimo di 96.000 euro.
– L’ecobonus casa, che prevede una detrazione del 50% o del 65% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici, fino a un massimo di 100.000 euro.
– Il sismabonus, che prevede una detrazione del 50% o del 80% delle spese sostenute per interventi di riduzione del rischio sismico degli edifici, fino a un massimo di 96.000 euro.
– Il bonus ristrutturazione, che prevede una detrazione del 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria degli edifici, fino a un massimo di 96.000 euro.
– Il bonus verde, che prevede una detrazione del 36% delle spese sostenute per la realizzazione o il recupero di aree verdi negli edifici, fino a un massimo di 5.000 euro.
– Il bonus più assumi meno paghi, che prevede un esonero contributivo parziale per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani tra i 16 e i 24 anni o di disoccupati di lunga durata.
– Il bonus senza Isee, che prevede un assegno mensile di 240 euro per le famiglie con almeno un figlio minore e un reddito inferiore a 7.000 euro annui.
– Il bonus assunzioni ricercatori in azienda, che prevede un credito d’imposta del 35% dei costi sostenuti per l’assunzione a tempo indeterminato di personale altamente qualificato in ambito ricerca e sviluppo, fino a un massimo di 200.000 euro annui per lavoratore.
– Il bonus ricerca e sviluppo per il Sud, che prevede un credito d’imposta del 25% delle spese sostenute per attività di ricerca e sviluppo nelle regioni del Mezzogiorno, fino a un massimo di 1,5 milioni di euro annui per spese sostenute, a seconda della dimensione dell’impresa. Il bonus è stato prorogato fino al 2023 con la legge di bilancio, ma non è ancora stato pubblicato il decreto attuativo per la richiesta.