A partire dal 1° gennaio 2025, il regime fiscale italiano relativo alle criptovalute subirà modifiche significative, con l’obiettivo di incrementare il gettito fiscale e regolamentare in modo più stringente le attività legate agli asset digitali.
Eliminazione della soglia di esenzione
Attualmente, le plusvalenze derivanti da criptovalute sono soggette a un’aliquota del 26% solo se superano una soglia di esenzione di 2.000 euro. Dal 2025, questa soglia verrà eliminata, rendendo tassabili tutte le plusvalenze, indipendentemente dall’importo. 
Aumento dell’aliquota fiscale
Inizialmente, era stato proposto un aumento dell’aliquota sulle plusvalenze da criptovalute al 42% a partire dal 2025.  Tuttavia, recenti sviluppi indicano che l’esecutivo sta rivalutando questa misura, ipotizzando un incremento al 30% a partire dal 2026.  Pertanto, per l’anno fiscale 2025, l’aliquota dovrebbe rimanere al 26%, con l’eliminazione della soglia di esenzione.
Implicazioni per gli investitori
Queste modifiche avranno un impatto significativo sugli investitori in criptovalute, in particolare sui piccoli risparmiatori che, fino al 2024, potevano beneficiare della soglia di esenzione. Sarà fondamentale per tutti gli operatori del settore adeguarsi alle nuove disposizioni, mantenendo una documentazione accurata delle transazioni e considerando l’impatto fiscale nelle proprie strategie di investimento.