La Legge 13 dicembre 2024, n. 203, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre 2024, introduce significative novità in materia di rateizzazione dei debiti contributivi verso l’INPS e l’INAIL. In particolare, l’articolo 23 della suddetta legge prevede che, a partire dal 1° gennaio 2025, le imprese e i datori di lavoro potranno richiedere una dilazione dei debiti contributivi fino a un massimo di 60 rate mensili. Questa opportunità riguarda i debiti per contributi, premi e accessori di legge che non siano stati ancora affidati agli agenti della riscossione. 

Disciplina Previgente

Prima dell’entrata in vigore di questa normativa, la rateizzazione dei debiti contributivi era regolata dall’articolo 2, comma 11, del Decreto-Legge n. 338/1989, che consentiva una dilazione fino a 24 mesi. In casi eccezionali, previa autorizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, era possibile estendere la rateizzazione fino a 36 mesi.

Nuova Disciplina

Con la nuova legge, la possibilità di rateizzare i debiti contributivi è stata estesa fino a 60 rate mensili, senza la necessità di ottenere l’autorizzazione ministeriale. Tuttavia, per usufruire di questa misura, è necessario attendere l’emanazione di appositi decreti attuativi da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questi decreti, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, definiranno i casi specifici, i requisiti, i criteri e le modalità di applicazione della rateizzazione.

Procedura di Richiesta

In attesa dei decreti attuativi, le modalità operative per la presentazione delle domande di rateizzazione non sono ancora state definite. Si consiglia pertanto di monitorare i siti ufficiali dell’INPS e dell’INAIL per aggiornamenti e istruzioni dettagliate. Attualmente, la rateizzazione dei debiti contributivi in fase amministrativa è concessa dall’INPS fino a un massimo di 24 rate. Il contribuente può chiedere all’INPS il prolungamento della rateazione fino a 36 rate, che può essere autorizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in determinati casi.

Conclusioni

La nuova normativa rappresenta un’importante opportunità per le imprese e i datori di lavoro che necessitano di una maggiore flessibilità nella gestione dei debiti contributivi.