Il piano di rateazione delle cartelle esattoriali può essere prorogato nel caso in cui il contribuente dimostri un peggioramento della propria situazione economica rispetto a quella dichiarata al momento della richiesta originaria. Questa possibilità è prevista per offrire un ulteriore supporto a coloro che si trovano in difficoltà economiche e non riescono a rispettare il piano di rateizzazione inizialmente concordato.

Condizioni per la proroga
• Documentazione obbligatoria: Per richiedere la proroga del piano di rateazione, è necessario presentare una istanza documentata che dimostri il peggioramento della condizione economico-finanziaria. Questo può includere:
• Riduzione del reddito familiare o aziendale.
• Eventi imprevisti come perdita del lavoro, chiusura dell’attività o altre circostanze straordinarie.
• Dati aggiornati relativi a bilanci, dichiarazioni fiscali o altri indicatori economici.
• Situazioni debitorie più gravi: Il numero massimo di rate concedibili per la proroga sarà calcolato in base ai parametri previsti per i contribuenti con le situazioni debitorie più gravi. Questo garantisce maggiore flessibilità, adattando il piano di pagamento alla nuova condizione economica.

Durata e modalità di proroga
• La proroga consente di estendere ulteriormente il pagamento delle cartelle, suddividendo l’importo residuo in un numero maggiore di rate, nei limiti previsti dalla normativa vigente.
• I contribuenti devono rispettare rigorosamente le nuove scadenze concordate per evitare la decadenza dal piano di rateizzazione.

Riferimenti normativi e guida dell’Agenzia delle Entrate

Tutte le informazioni dettagliate sulle modalità di proroga e sulle condizioni necessarie sono contenute nella guida ufficiale pubblicata dall’Agenzia delle Entrate, che illustra:
1. Le nuove modalità di rateizzazione delle cartelle di pagamento.
2. I requisiti per accedere alla proroga del piano di rateazione originariamente ottenuto.

Come presentare la richiesta
• La richiesta di proroga deve essere inoltrata all’Agenzia delle Entrate o all’ente di riscossione competente (ad esempio, Agenzia delle Entrate-Riscossione) tramite:
• Portale online ufficiale: Accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS.
• Invio cartaceo o tramite PEC: Con la compilazione del modulo specifico disponibile sul sito ufficiale.
• Sportelli territoriali: Recandosi presso gli uffici dell’ente di riscossione, ove previsto.

È consigliabile allegare alla domanda tutta la documentazione necessaria per velocizzare la procedura di valutazione. In caso di dubbi, è possibile consultare un consulente fiscale o contattare direttamente l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.