I bolli sulle fatture elettroniche non versati sono interessati dall’invio di lettere di compliance dell’Agenzia. Come preannunciato dal recente provvedimento n. 422344/2024, pubblicato il 21 novembre 2024, sono sotto controllo i versamenti dovuti per i primi tre trimestri dell’anno 2021 il cui pagamento scadeva il 30 novembre 2021.
Le segnalazioni stanno arrivando anche per omissioni di soli 2 euro. I destinatari possono procedere al versamento con il modello F24 allegato entro 30 giorni usufruendo delle sanzioni ridotte, fissate nella misura del 10%, più gli interessi maturati.
Imposta di Bollo nelle Fatture Elettroniche: Un Breve Ripasso
L’imposta di bollo, pari a 2 euro, è obbligatoria sulle fatture elettroniche emesse senza addebito di IVA e con importo superiore a 77,47 euro. Questo riguarda, ad esempio:
•Operazioni in regime di esenzione IVA;
•Operazioni fuori campo IVA ai sensi dell’art. 15 del DPR 633/1972;
•Altri casi specifici previsti dalla normativa.
Il versamento dell’imposta avviene trimestralmente, sulla base dei dati riportati nel portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate, che calcola automaticamente l’importo dovuto.
Le Lettere di Compliance: Perché Arrivano?
Le lettere di compliance vengono inviate quando l’Agenzia delle Entrate rileva discrepanze tra le fatture elettroniche emesse e i pagamenti dell’imposta di bollo effettuati. Le anomalie possono derivare, ad esempio, da:
1.Mancata indicazione del bollo sulla fattura: il bollo non è stato specificato come dovuto.
2.Dichiarazioni incomplete: alcune fatture richiedevano l’applicazione del bollo, ma ciò non è stato indicato correttamente.
3.Errori di calcolo: il versamento effettuato non corrisponde a quanto indicato nel sistema.
Come Comportarsi in Caso di Lettera di Compliance
Se si riceve una lettera di compliance, è importante agire tempestivamente per evitare sanzioni e interessi. Ecco i passaggi principali:
1.Analizzare la Comunicazione
La lettera contiene un riepilogo delle fatture interessate e delle presunte irregolarità. Confronta i dati riportati con la tua contabilità per verificare se l’anomalia è reale o frutto di un errore dell’Agenzia.
2.Regolarizzare la Posizione
•Se l’errore è confermato, regolarizza la posizione tramite il ravvedimento operoso, che consente di beneficiare di una riduzione delle sanzioni.
•Puoi versare l’imposta mancante e le relative sanzioni utilizzando il modello F24, compilando i campi con i codici tributo specifici (2501 per l’imposta di bollo, 2502 per le sanzioni e 2503 per gli interessi).
3.Contestare, se necessario
Se ritieni che la segnalazione sia errata, puoi inviare una comunicazione di chiarimento tramite i canali ufficiali dell’Agenzia delle Entrate, allegando la documentazione a supporto.
4.Monitorare la Situazione
Controlla periodicamente il portale Fatture e Corrispettivi per assicurarti che le anomalie siano state corrette e per evitare errori futuri.
Prevenire Future Anomalie
Per evitare di ricevere altre lettere di compliance, è utile seguire alcune buone pratiche:
•Verifica attentamente le fatture elettroniche prima di inviarle, assicurandoti che il bollo sia indicato correttamente ove necessario.
•Utilizza software gestionali aggiornati, che facilitano il monitoraggio delle operazioni soggette a bollo.
•Controlla trimestralmente gli importi calcolati dall’Agenzia delle Entrate per il versamento dell’imposta di bollo.
Conclusioni
Ricevere una lettera di compliance non deve essere motivo di panico. Con una gestione tempestiva e corretta, è possibile regolarizzare la propria posizione e minimizzare le conseguenze. L’importante è mantenere un controllo rigoroso sulle fatture emesse e sui relativi adempimenti fiscali, adottando strumenti e processi che riducano al minimo il rischio di errori.