Sempre più imprese e lavoratori autonomi, sensibili al tema della green economy, acquistano e utilizzano nella propria attività prodotti da riciclo o da riuso: per loro è in arrivo una nuova agevolazione fiscale. Si tratta di un credito d’imposta pari al 25% del costo d’acquisto, fino a un massimo annuale di 10 mila euro, purché i beni acquistati siano effettivamente impiegati nell’esercizio dell’attività economica o professionale.

Un analogo bonus è comunque previsto anche per quei consumatori che comprano prodotti da riciclo senza doverli destinare ad un’attività economica, per loro il contributo viene riconosciuto come sconto sul prezzo d’acquisto, fino ad un tetto massimo di 5 mila euro annui, che verrà poi rimborsato al venditore sotto forma di credito d’imposta.

Questa agevolazione, non cumulabile con il credito d’imposta al 36% sugli imballaggi a basso impatto ambientale previsto dalla legge 145/2018, si applica a due categorie di prodotti: semilavorati e prodotti finiti derivanti, per almeno il 75% della loro composizione, dal riciclaggio di rifiuti o di rottami; compost di qualità derivante dal trattamento della frazione organica differenziata dei rifiuti.

L’opzione per il credito d’imposta si esercita direttamente sulla dichiarazione dei redditi. Le somme non concorrono al reddito e alla base imponibile IRAP e sono utilizzabili esclusivamente in compensazione, a partire dal 1° gennaio successivo al riconoscimento del credito.

Ma c’è di più: l’art. 27 sulle disposizioni in materia di rifiuti e di imballaggi prevede abbuoni sui prezzi e credito d’imposta per chi predilige imballaggi green. L’impresa venditrice della merce può riconoscere all’impresa acquirente un abbuono, a valere sul prezzo dei successivi acquisti, in misura pari al 25% del costo dell’imballaggio contenente la merce e indicato in fattura. All’impresa venditrice che riutilizza gli imballaggi usati ed effettua la raccolta differenziata è riconosciuto un credito d’imposta di importo pari al doppio dell’importo degli abbuoni riconosciuti all’impresa acquirente, ancorché da questa non utilizzati.

Il nuovo beneficio fiscale, previsto da un emendamento approvato dalla commissione Finanze della Camera e contenuto nel Decreto Crescita, sarà utilizzabile solo nel 2020. Intanto il testo è in calendario alla Camera per oggi e va approvato entro il 29 giugno prossimo, con un necessario nuovo passaggio in seconda lettura al Senato.

La misura è finanziata con 20 milioni di euro, metà dei quali per le imprese e metà per gli acquisti dei consumatori che non destinano la merce comprata ad una propria attività.

Requisiti tecnici e certificazioni idonee ad attestare la natura e le tipologie di materie e prodotti oggetto di agevolazione verranno inseriti nel decreto attuativo del ministero dell’Ambiente, emanato entro i 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Crescita.

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