La manovra finanziaria 2025 introduce una misura premiale sull’IRES (Imposta sul Reddito delle Società), destinata esclusivamente alle imprese virtuose che rispettano specifici criteri di solidità economica e impegno verso la crescita e l’occupazione.
La riduzione dell’IRES di 4 punti percentuali sarà accessibile solo alle società che generano utili e li destinano in parte significativa a riserve, aumentano il personale a tempo indeterminato, e realizzano investimenti in beni strumentali innovativi.
Requisiti per accedere all’IRES premiale
Le imprese che intendono beneficiare dell’agevolazione devono soddisfare contemporaneamente i seguenti requisiti:
1.Accantonamento a riserva dell’utile:
•Almeno l’80% dell’utile d’esercizio del 2024 deve essere destinato a una riserva specifica e non distribuito.
2.Investimenti in beni strumentali 4.0 e 5.0:
•Gli investimenti in beni strumentali innovativi, riconducibili al paradigma della transizione digitale (Industria 4.0 e 5.0), devono essere pari ad almeno il 24% dell’utile 2024. Questo criterio mira a incentivare la modernizzazione tecnologica e la competitività delle imprese.
3.Incremento della base occupazionale:
•È necessario un incremento del numero di dipendenti a tempo indeterminato rispetto alla situazione occupazionale esistente, dimostrando così l’impegno verso una crescita stabile e sostenibile.
4.Limitazioni all’uso della cassa integrazione:
•Le aziende non devono aver fatto ricorso alla cassa integrazione guadagni nel biennio 2024-2025, salvo i casi di cassa integrazione ordinaria legati a eventi transitori e non imputabili né all’impresa né ai suoi lavoratori.
Esclusioni
Non potranno beneficiare dell’agevolazione le società che:
•Riportano perdite fiscali negli esercizi 2024 o 2025.
•Non soddisfano anche uno solo dei requisiti sopra elencati.
Obiettivo della misura
La riduzione dell’IRES mira a premiare le aziende che dimostrano di essere economicamente solide e socialmente responsabili, promuovendo:
•La redistribuzione degli utili in ottica di reinvestimento e rafforzamento patrimoniale.
•La trasformazione tecnologica e digitale del tessuto produttivo italiano.
•L’aumento dell’occupazione stabile e qualificata, riducendo la precarietà.
Questa norma si inserisce in un quadro più ampio di politiche fiscali volte a favorire la crescita economica sostenibile e a premiare comportamenti virtuosi delle imprese.