Il modello “F24 Elementi identificativi” viene utilizzato per effettuare i versamenti ove sono necessarie informazioni che non possono essere riportate nel modello F24 ordinario. Non può essere utilizzato, invece, per effettuare i pagamenti per i quali è prevista la compensazione con crediti.
Dal 1° febbraio dello scorso anno è possibile versare anche l’imposta di registro, i tributi speciali e compensi, l’imposta di bollo, le sanzioni e gli interessi relativi alla registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili. I codici tributo da utilizzare sono stati istituiti con risoluzione n.14 del 24 gennaio 2014.
Con l’ausilio del consulente, il contribuente deve indicare, se richiesti in base al tipo di pagamento, il codice dell’ufficio destinatario del pagamento o che ha emesso l’atto nello spazio “codice ufficio”. Il codice dell’atto a cui si riferisce il pagamento nello spazio “codice atto”; se si effettua il pagamento per più atti, occorre compilare tanti modelli quanti sono gli atti. E infine é necessario inserire la tipologia di versamento per la quale è prevista l’indicazione di particolari elementi identificativi nello spazio “tipo”.
Nel caso di versamento dell’”Iva immatricolazione auto Ue”, nelle specifiche colonne devono essere riportati con particolare attenzione il “tipo” veicolo (A = autoveicolo, M = motoveicolo, R = rimorchio), il numero del telaio, il codice tributo e l’anno cui si riferisce il versamento, da indicare con quattro cifre, così come illustrerà al momento della compilazione il consulente.
A margine occorre aggiungere che il Modello F24 Elide non può essere utilizzato per i contratti di locazione, ove è previsto il versamento dell’imposta di registro sul deposito del garante, poiché non è presente il codice tributo relativo. Quindi in tal caso si potrà chiedere al consulente il da farsi, in quanto il professionista ha un contatto diretto con l’Agenzia delle Entrate.
Fonte: Agenzia delle Entrate