La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è un’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS a favore dei lavoratori che hanno perso involontariamente il proprio impiego. L’erogazione avviene su richiesta, presentata tramite apposita domanda, ed è concepita come un supporto economico temporaneo per chi si trova in stato di disoccupazione.
Durata della NASpI
La NASpI viene corrisposta mensilmente per un periodo che corrisponde alla metà delle settimane contributive maturate dal lavoratore nei quattro anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro. Ad esempio, se un lavoratore ha accumulato 52 settimane di contributi negli ultimi quattro anni, potrà beneficiare della NASpI per un massimo di 26 settimane.
Requisiti per accedere alla NASpI
I requisiti di base per poter accedere alla NASpI sono:
1. Stato di disoccupazione: Il richiedente deve essere privo di lavoro per cause indipendenti dalla propria volontà (ad esempio licenziamento).
2. Contribuzione minima: È necessario aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro.
Novità introdotte dalla manovra
Una delle novità principali introdotte dalla recente manovra riguarda l’accesso alla NASpI per coloro che si dimettono volontariamente dal proprio lavoro. In linea generale, chi si dimette non ha diritto all’indennità di disoccupazione, poiché la perdita del lavoro non è involontaria. Tuttavia, la manovra introduce due eccezioni:
1. Rioccupazione per almeno 13 settimane: Chi si dimette può fare richiesta della NASpI solo dopo aver intrapreso una nuova occupazione e aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione (circa 4 mesi). In questo caso, i contributi accumulati nel nuovo lavoro si aggiungono a quelli maturati in precedenza.
2. Attesa di un anno dalle dimissioni: Se non si trova un nuovo impiego, l’ex lavoratore dovrà attendere un anno dalla data delle dimissioni prima di poter utilizzare i contributi versati negli ultimi quattro anni per calcolare la durata dell’indennità.
Ulteriori precisazioni
• La NASpI non spetta a chi si dimette volontariamente, salvo i casi di dimissioni per giusta causa o maternità, che vengono equiparati al licenziamento involontario.
• È importante presentare la domanda entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro per non perdere il diritto all’indennità.
Questa riforma mira a incentivare i lavoratori a cercare nuove opportunità di impiego in tempi brevi, garantendo comunque un accesso alla protezione economica della NASpI.