La TARI (Tassa sui Rifiuti) è una tassa comunale che copre i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ogni anno, i contribuenti devono effettuare il pagamento della TARI in base alle scadenze stabilite dal proprio Comune. Ecco tutte le informazioni necessarie relative alle scadenze, ai codici tributo e alle istruzioni per il ravvedimento operoso per il pagamento della TARI nel 2025.

1. Scadenze per il Pagamento della TARI

Le scadenze per il pagamento della TARI possono variare a seconda delle disposizioni comunali, ma generalmente sono le seguenti:

  • 1ª rata (prima scadenza): 30 giugno 2025
  • 2ª rata (seconda scadenza): 30 settembre 2025
  • 3ª rata (terza scadenza): 31 dicembre 2025

Alcuni Comuni permettono di pagare l’intero importo in un’unica soluzione con scadenza unica, generalmente fissata al 30 giugno, mentre altri dividono l’importo in più rate (ad esempio, in due o tre rate). Per conoscere le date precise di scadenza e l’importo esatto da pagare, è necessario consultare il proprio Comune o la documentazione inviata dall’ente stesso.

2. Codici Tributo per il Pagamento della TARI

I codici tributo da utilizzare per il pagamento della TARI sono stabiliti dall’Agenzia delle Entrate. Di seguito, i principali codici tributo per il pagamento della tassa sui rifiuti:

  • 3944: TARI – abitazione principale
  • 3945: TARI – attività commerciale
  • 3946: TARI – altre tipologie di rifiuti (ad esempio, per seconde case, ville, ecc.)

Questi codici devono essere utilizzati quando si effettua il pagamento tramite modello F24, che è il modello di pagamento utilizzato per il versamento delle imposte. Il pagamento può essere effettuato online tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate o presso gli sportelli bancari, postali e i servizi di pagamento autorizzati.

3. Modalità di Pagamento

Il pagamento della TARI avviene tramite il modello F24, che può essere compilato e pagato sia online (tramite il servizio F24 online dell’Agenzia delle Entrate) che presso gli sportelli bancari o postali. I contribuenti devono inserire correttamente i seguenti dati nel modello F24:

  • Il codice tributo corrispondente alla propria tipologia di tassa (come sopra indicato).
  • Il numero di rate da pagare, se la tassa è divisa in più scadenze.
  • Il Comune presso cui è stato accertato l’importo da pagare.

L’importo da pagare viene solitamente indicato nel bollettino di pagamento che il Comune invia al contribuente, ma può anche essere calcolato autonomamente consultando le tabelle delle tariffe approvate dal Comune stesso.

4. Istruzioni per il Ravvedimento Operoso

Nel caso in cui il contribuente non rispetti le scadenze di pagamento della TARI, è possibile avvalersi del “ravvedimento operoso”, che consente di regolarizzare il pagamento con una sanzione ridotta rispetto a quella prevista in caso di accertamento.

Le principali condizioni per il ravvedimento operoso sono:

  • Entro 14 giorni dalla scadenza: Si può pagare l’importo dovuto con una sanzione pari allo 0,1% per ogni giorno di ritardo.
  • Dopo 14 giorni ma entro 30 giorni dalla scadenza: La sanzione aumenta al 1,5%.
  • Dopo 30 giorni ma entro un anno dalla scadenza: La sanzione arriva al 3,75%.
  • Oltre un anno dalla scadenza: La sanzione arriva fino al 5% dell’importo non pagato, ma il ravvedimento non è più possibile se l’accertamento è già stato notificato o se è iniziata un’azione di recupero coattivo.

Come effettuare il ravvedimento operoso:

  1. Compilazione del modello F24: Nella sezione “ravvedimento” del modello F24, dovrà essere inserito il codice tributo appropriato (ad esempio, 3944, 3945, 3946, a seconda della tipologia di TARI) e l’importo che si sta regolarizzando, comprensivo della sanzione e degli interessi.
  2. Versamento: Una volta compilato il modello F24, il contribuente dovrà procedere con il pagamento dell’importo dovuto, comprensivo della sanzione e degli interessi, presso le agenzie di pagamento autorizzate (banche, poste, o tramite portale online).

5. Come Verificare l’Importo Dovuto

Ogni Comune può avere tariffe e scadenze differenti. Pertanto, è importante consultare l’avviso di pagamento inviato dal proprio Comune o accedere ai servizi online del Comune stesso, dove possono essere consultate le informazioni relative all’importo da pagare per il servizio di smaltimento rifiuti, incluse le agevolazioni o riduzioni applicabili (ad esempio, per famiglie numerose, pensionati, o altre categorie di utenti).