Ha parlato di “successo” riferendosi al vertice di Versailles il premier Mario Draghi il quale ha sintetizzato in conferenza stampa l’esito dell’incontro durante il quale “raramente ho visto l’Ue così compatta”, ha aggiunto.
Sul tavolo numerosi argomenti, dal prezzo del gas, alle insufficienze di materie prime, tra cui l’agro-alimentare, all’energia: la Commissione, al prossimo Consiglio europeo, presenterà un rapporto su come diminuire la dipendenza dal gas”, precisa Draghi.
La tassazione degli extraprofitti delle società elettriche, dovuti al balzo dei prezzi energetici, è “certamente una fonte cui guardare con attenzione”, ha detto: secondo le stime della Commissione europea, una simile misura darebbe un gettito che in Europa potrebbe arrivare a 200 miliardi di euro. Riferendosi poi alle sanzioni adottate contro la Russia le ha definite “molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni. Possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese e, soprattutto, per il mantenimento della loro produzione”.
Insomma, al momento gli obiettivi sono: la diversificazione di fornitori di gas rispetto alla Russia e di fonti di approvvigionamento con quelle fossili da sostituire gradualmente con quelle rinnovabili. A cominciare da semplificazioni autorizzative nell’eolico e la Commissione UE è disposta ad aiutare in tal senso gli Stati membri. Poi, come detto, si guarda all’introduzione di un tetto per i prezzi del gas.
A questo si aggiunge la volontà di separare il mercato dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili dal mercato del gas. Oggi il prezzo è unico, quindi anche l’energia più economica estratta da fonti rinnovabili arriva al consumatore incrementata dal prezzo del gas, facendo lievitare le bollette.